
foto di Roberto Mandelli Sognato e realizzato quattro anni fa dai tre amici Andrea Alzati, Pino Zamboni e Pietro Cereda l’appassionante corsa su strada, 10 chilometri in notturna, è qualità pura! “E’ una festa dello sport – commenta Andrea Arbizzoni, assessore allo Sport del comune di Monza – una gara che coinvolge l’intera città e che rende l’evento agonistico anche occasione per fare beneficenza tramite la raccolta di fondi da destinare ad associazioni onlus del territorio monzese.” Intervistato dallo speaker della manifestazione Gianni Mauri, è dello stesso parere l’assessore all’Istruzione, Parchi, Famiglia e Politiche Sociali, Pierfranco Maffè: “Un bel percorso valorizzato dal fascino del nostro centro storico! – sottolinea Maffè – Crediamo in questa manifestazione non solo per la qualità organizzativa ma anche per l’impegno profuso ogni anno dai tanti volontari, dai vigili, dalla Protezione Civile e dalla Croce Rossa che contribuiscono a rafforzare il grande valore sociale di un evento come questo ”. Presente alla simpatica serata, allietata dalle note del chitarrista dell’Accademia della Musica Italiana, anche Enrico Dell’Orto presidente della Società Alpinisti Monzesi e della mitica Monza-Resegone in programma il prossimo 18 giugno, la cardiologa Anna Frisinghelli che ha ribadito l’importanza dell’attività fisica per la salute del nostro più importante muscolo, Renzo Barbugian noto ‘pacer’ per rinomate maratone e le atlete Rosanna Massari (bronzo nella prima edizione) e Alessandra Colautti. Prossimo passo sarà la presentazione dell’evento alla stampa GIOVEDI 12 MAGGIO alle ore 11.00 nella SALA GIUNTA del COMUNE DI MONZA. Quest’anno la 10K CHRONO, gara agonistica nazionale Fidal, vedrà il via sabato 21 maggio 2011 alle ore 21.30, seguita, la mattina dopo, dalla DIECIK POPULAR dove tutti, bambini, mamme, papà, nonni potranno percorrere 5 o 10 km a passo libero a partire dalle ore 10.00 di domenica 22 maggio. La gara agonistica sarà valida quale CDS Regionale di Corsa su Strada J/P/S maschile e femminile e quale Trofeo Lombardia di corsa su strada master maschile e femminile. Musica e spettacoli di intrattenimento allieteranno la serata ad atleti e spettatori. Ricordiamo che, come ogni anno, chi correrà la 10K CHRONO potrà gratuitamente correre anche nella DIECIK POPULAR sempre sullo stesso percorso della prova agonistica. INFORMAZIONI: www.diecik.it , oppure

Cresce l’attesa per il 9° ‘Meeting Graziano Della Valle’ in programma domenica 8 Maggio 2011 a Pavia, riunione dell’atletica che aprirà ufficialmente come consuetudine la stagione in pista. Tra le 10 prove in programma i 400 metri maschili previsti alle 16.30 rappresentano sicuramente la gara più importante per via dei protagonisti ed anche per la forte tradizione sul giro di pista che da sempre c’è in zona pavese. LA TRADIZIONE – Pavia è da sempre terra di quattrocentisti con diversi esponenti di rilievo. Graziano Della Valle, a cui è intitolato il Meeting fin dalla prima edizione, oltre ad essere stato il fondatore insieme ad Alberto Colli e Franco Corona dell’Atletica 100 Torri nel 1991, è stato anche il tecnico della nazionale azzurra. Nella sua attività ha scoperto, seguito ed allenato tanti ragazzi che poi sono diventati campioni nei 400m. Meritano una citazione Vito Petrella, classe ’65, che ancora in questi giorni si sta allenando al campo di via Treves, che vanta un valido 46”15 come personal best fatto al Meeting del Sestriere nell’agosto ’88. Ancora oggi Petrella insieme a Bongiorni, Ribaud e Zuliani è il primatista italiano della 4x400 metri con 3’01”37 firmato a Stoccarda ’86. Tiziano Gemelli nel luglio del 1987 a Cesenatico entrò nelle statistiche italiane correndo in 46”31, mentre ancora Pietro Farina, classe ’55, oggi è l’allenatore della velocità all’Atletica 100 Torri. Farina fece parte dei 33 azzurri che parteciparono all’Olimpiadi di Montreal ’76. Fu eliminato nei quarti dei 200 metri, 7° in 21’31, edizione dove il grande Pietro Mennea giunse 4° in 20”54. “E’ un piacere vedere che la tradizione dei 400 metri anche quest’anno si ripeterà qui a Pavia – ha sottolineato Alberto Colli, direttore tecnico dell’Atletica 100 Torri –. Ogni anno è così, è da sempre la gara più titolata del nostro Meeting”. I PROTAGONISTI DEI 400 METRI Andrew Howe: “Ho il morale alle stelle, non vedo l’ora di scendere in pista – ci fa sapere Andrew – e non nascondo che voglio fare il mio primato personale e scendere sotto i 46”. L’ultima volta che ho corso i 400 metri è stato a Rieti il 20 maggio 2006 e chiusi in 46”03. E’ passato tanto tempo ma sono sicuro che riuscirò ad interpretare la gara al meglio. Ci sono grandi atleti in gara con me e sono solo felice, riuscirò così a dare il massimo in una gara molto tirata”. Per il reatino dopo qualche anno tribolato una nuova era sembra aprirsi davanti: “Non ho più problemi e dolore al tallone e le settimane passate ad allenarmi a Los Angeles sono state fondamentali. In California ho cambiato marcia. Fisicamente, ma anche psicologicamente. Sono pronto a dare il massimo e la sfida di domenica a Pavia è una sfida soprattutto con me stesso. Voglio il primato personale. Una base forte sui 400 metri significa andare bene sui 200 metri che farò prossimamente ed è anche fondamentale per la forza muscolare per il salto in lungo che rimane la mia disciplina”. Marco Vistalli: “La stagione è lunga, però torno volentieri a Pavia dove ho vinto l’anno scorso in 45”97 sotto la pioggia. Mi ha portato bene perché poi ho fatto un buon campionato europeo. Sono un po’ indietro nella preparazione, penso di poter correre sui 45”80 – ha affermato il bergamasco – Ho corso il 17 Aprile a Romano di Lombardia i 500 metri in 1’01”07 e la mia stagione proseguirà con il Golden Gala. L’obiettivo ora è centrare il minimo per i mondiali poi quando saremo a Daegu vedremo cosa succederà”. Mathieu Gnanligo: Il portacolori dell’Atletica 100 Torri, nativo del Benin ha partecipato alle Olimpiadi di Pechino ed ai Mondiali di Osaka e Berlino e vive in Italia a Tivoli da due anni: “I 400 metri sono da sempre una gara difficile, complicata da interpretare. Mi sono allenato bene anche se non sono certamente al top della condizione. Ho tante gara da fare, compresi i mondiali ed i Giochi Africani in settembre. E’ un piacere ed uno stimolo avere nella stessa gara due forti atleti come Andrew Howe e Marco Vistalli. Darò il massimo anche se sono all’esordio stagionale e non gareggio dall’anno scorso”.



Torna il Giro d’Italia di Handbike con il suo carico di fortissime emozioni che coinvolgono sempre più. Domenica 8 maggio a Desenzano del Garda (BS) è in programma la seconda tappa e l’organizzazione annuncia numeri da record. Ad oggi, infatti, si contano ben centotrentacinque corridori già iscritti che per questa disciplina segnano una partecipazione numerosissima. Nel dettaglio il programma della seconda tappa invita alla gita e a condividere l’esperienza con questo sport così emergente. Il ritrovo e la verifica delle licenze dei corridori è fissato già sabato 7 maggio dalle ore 16.00 presso l’hotel Splendid & Mayer. Domenica il ritrovo è fissato dalle ore 7 presso la sede della Lega Navale Italiana mentre la partenza sarà data alle ore 9 in piazza Capelletti, nel centro storico di Desenzano del Garda. Il circuito cittadino su cui si svolgerà la competizione sviluppa km 6,6, da percorrere più volte con la formula “45 minuti + 1 giro” o massimo 33 km. Il tracciato di gara, considerato di media difficoltà, costeggia il magnifico Lago di Garda ed è per questo molto suggestivo e meta continua di migliaia di turisti da tutto il mondo. La competizione è organizzata dall’Associazione Active Sport Disabili e dall’Associazione Gruppo Sportivo San Martino della Battaglia. Intanto non si è ancora spenta l’eco suscitata dalla tappa inaugurale, disputata lo scorso 10 aprile a Loreto nello scenario del monumentale Santuario della Santa Casa; il Giro d’Italia di Handbilke costituisce sempre più la sceneggiatura di un racconto sportivo bellissimo che i suoi formidabili protagonisti stanno scrivendo sulle strade di un Paese spesso unico al mondo. Il Giro d'Italia di Handbike 2011 10/4/2011: 1a tappa - LORETO (AN) - org: Team Ponte 08/5/2011: 2a tappa - DESENZANO (BS) - org: GS San Martino della Battaglia 15/5/2011: 3a tappa - MARINA DI MASSA (MS) - org: Polisportiva Diversamente Abili 05/6/2011: 4a tappa - SOMMA LOMBARDO (VA) - org: Velo Club Sommese 25/6/2011: 5a tappa - OLGIATE/SOLBIATE OLONA (VA) - org: GS Solbiatese & Ass. Amici Del Gamba 26/6/2011: 6a tappa - BREGNANO (CO) - org: Team MTB Bee and Bike 09/7/2011: 7a tappa - FOSSANO (CN) - org: Polisportiva P.A.S.S.O. 17/7/2011: 8a tappa - PORDENONE - org: Ass. Sportiva Disabili "Basket e Non Solo" 31/7/2011: 9a tappa - SULMONA (AQ) - org: AS Pedale Sulmonese 28/8/2011: 10a tappa - ALBA (CN) - org: Sportabili Alba

I più bei nomi dello sport milanese sono intervenuti lunedì 2 maggio nella prestigiosa “Sala delle Colonne” alla sede centrale della Banca Popolare di Milano per applaudire la “Famiglia Abbagnale” alla quale quest'anno è stato assegnato il prestigioso Premio “Emilio e Aldo De Martino – Amore per lo Sport e per la Vita”, alla 24.a edizione, ma da quattro anni trasformato da individuale a gruppo familiare. Nel 2008 fu assegnato alla Famiglia Mangiarotti, nel 2009 alla Famiglia Moser, nel 2010 alla Famiglia Simeoni/Azaro e quest'anno agli Abbagnale. La manifestazione è stata condotta impareggiabilmente da Bruno Pizzul, storica voce della televisione italiana che ne aveva seguito le iniziali vicende prima che entrasse in campo con le sue irruente cronache Giampiero Galeazzi, che tra l'altro aveva inviato un simpatico messaggio che è stato letto da Pizzul. Al tavolone presidenziale del salone c'erano, oltre ai premiati ed a Bruno Pizzul, Giovanni Pipi, dirigente della Banca Popolare, Claudio Gregori della Gazzetta dello Sport, il prof. Robertino Ghiringhelli dell'Università Cattolica con dichiarato lontano amore per il canottaggio varesino, Mario Resca, dirigente del Ministero dei Beni Culturali e Andrea Vaccani, presidente del Premio. Claudio Gregori, tra l'altro anche lui con un passato nel canottaggio all'Università di Pavia, ha illustrato in maniera impareggiabile l'alata genesi della grande famiglia di campioni del remo, ricordandone la “nascita” nel piccolo club di Castellamare di Stabia dove “si aprì il capitolo più bello, unico e indimenticabile della storia del canottaggio italiano”. E dove – sottolineava ancora Claudio Gregori – “in quella palazzina in legno e muratura adagiata sulla banchina del porto nasceva il mito sportivo di Giuseppe e Carmine Abbagnale. E nel loro destino di campioni c'era il due con timoniere, la barca che evoca più delle altre lo sforzo, la fatica e il sudore, come la cultura contadina di cui gli Abbagnale sono figli. E come per incanto quella barca dura si trasforma, diventa suntuosamente elegante e attraverso tredici anni consecutivi (dal 1981 al 1993) ci fa attraversare momenti emozionanti nella storia del canottaggio”. “Momenti – grazie anche alla passione e intuizione del loro zio-allenatore Giuseppe La Mura, prosegue Gregori - che saranno traino per il canottaggio italiano dopo la stasi sopravvenuta al periodo di Baran e Sambo”. Giuseppe e Carmine entrano da protagonisti nella storia del canottaggio e nel libro d'oro dello sport e con loro al timone della barca, che con ardita visione Gregori fa nascere da una immaginaria conchiglia dal mare, il timoniere Peppiniello Di Capua. Poi ne ha ricordato i momenti magici del percorso vittorioso, le sette medaglie d'oro, una d'argento e una di bronzo ai mondiali e i due ori e l'argento nelle tre edizioni consecutive dei Giochi Olimpici. Accostandone i nomi ai gradi campioni, ai grandi singolisti del passato e ricordando anche le gesta del comasco Giuseppe Sinigaglia trionfatore a Henley nel 1914, e associandogli anche l'altro campione stabiese Ciccio Esposito, sino ad arrivare alla continuità familiare con il successo in tre Olimpiadi successive del terzo fratello, Agostino, oro a Seul nel quattro di coppia, ad Atlanta nel doppio e a Sydney ancora nel quattro di coppia, “una impresa esclusiva per chi ha le stimmate del fuoriclasse”. Agostino non era presente, impegnato a Piediluco per le sue funzioni di tecnico federale, ma è stato ugualmente applaudito. Come in futuro, riteniamo, si aggiungerà l'applauso degli sportivi milanesi quando con padre e zii approderà a Milano anche Vincenzino, il figlio di Giuseppe Abbagnale che tanto sta crescendo nella loro scia. “Questo riconoscimento – ha spiegato il presidente del Premio, Andrea Vaccani – ripropone il senso della vita e dello sport vissuti con amore, passione e impegno, come è stato per Emilio e il figlio Aldo, epigoni del giornalismo italiano”. Riconoscimento culminato con l'assegnazione alla “famiglia Abbagnale” de l'Albero d'Europa, originale multiplo dell'opera del maestro Mario Rossello realizzato in esclusiva per l'Associazione che promuove il premio, mentre a Peppiniello Di Capua è stato consegnato il riconoscimento speciale il “Cuore d'Argento”, in parallelo ad analogo riconoscimento a Mario Resca, dirigente del Ministero dei Beni Culturali impegnato nella promozione sportiva. E tra i tantissimi presenti ricordiamo la signora Carla, vedova di Aldo De Martino ed anima della manifestazione, Edoardo Mangiarotti, Carlo Monti, Pilade Del Buono, Sante Gaiardoni, Sergio Meda, Alcide Cerato ed anche un cugino dei fratelloni, Carmine Abagnale (ma con una sola B, puntualizza) attivo nella vita politica e civile di Milano. E validissima memoria dello sport italiano Vito Liverani, l'eccezionale fotografo fondatore di Omega Fotocronache, che pur essendo andato ufficialmente in pensione lo scorso anno, è sempre attivamente presente ai grandi avvenimenti dello sport e dal suo archivio ha fornito le preziose immagini per la brochure dell'avvenimento ed anche a noi per la circostanza le foto per questo servizio. FC