
Nell’ambito dell’accordo di programma con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, realizzato da Sport e Salute per la promozione delle politiche di integrazione attraverso lo sport, abbiamo il piacere di presentare l’edizione 2019 della Call “Premio in memoria di Emiliano Mondonico” per tecnici sportivi impegnati nel sociale.
Il Premio si ispira alla figura di Emiliano Mondonico, calciatore ed allenatore che è stato capace, con il suo operato, di farsi interprete e portavoce della dimensione sociale dello sport.
Come già avvenuto nell’edizione 2018, che ha registrato oltre 180 candidature, la Call “Premio in memoria di Emiliano Mondonico” è diretta alla valorizzazione dei tecnici fortemente impegnati sui temi sociali ed attenti al ruolo dello sport quale strumento di inclusione ed integrazione, nel rispetto dei principi esposti nel manifesto delle “Regole per essere Fratelli di Sport”.
L’ iniziativa è destinata alle società sportive dilettantistiche, agli organismi sportivi riconosciuti dal CONI, alle leghe professionistiche, o altre forme di associazioni in grado di segnalare candidature di tecnici sportivi che abbiano realizzato iniziative o azioni di integrazione attraverso lo sport.
La scadenza per la presentazione delle candidature è il 15 novembre 2019.
I 10 tecnici vincitori saranno premiati con materiale sportivo.
Per maggiori informazioni visita il sito http://www.fratellidisport.it/ e per scaricare i documenti clicca qui.
Per comunicazioni, usare la seguente mail:

Si pubblica qui di seguito la graduatoria scuole ammesse al co-finanziamento regionale per il progetto “A scuola di sport – Lombardia in gioco VI^ edizione – a.s. 2019-20”

E' iniziata magnificamente per il wakeboard italiano la prima edizione dei World Beach Games in corso a Doha, Qatar. Il Campione europeo, (campione del mondo nel 2015), portabandiera della delegazione azzurra a Doha, Massimiliano Piffaretti, stravince sugli avversari, tra i quali spicca il campione del mondo
in carica, Cory Theunissen e conquista il podio della 1^ edizione dei World Beach Games. Una splendida prestazione di Massimiliano, ritornato alle gare quest'estate, dopo aver trascorso un periodo di fermo a causa di un unfortunio. L'australiano Theunissen si classifica 2°, 3^ posizone per lo statunitense Oka Guenther.
Le medaglie mondiali non terminano qui, anche le donne del team azzurro hanno dominato questa prima edizione dei Giochi sulla spiaggia, Alice Virag, vicecampionessa europea, conquista la medaglia d'argento dietro alla olandese Meijer Senna, la terza piazza va alla statunitense Jamie Lopina. La gemella di Alice, Chiara si ferma ai piedi del podio, anche per lei ottima prestazione ottenuta in una finale disputata tra le stelle del wakeboard.
https://www.coni.it/it/news/primo-piano/16619-world-beach-games,-wakeboard.html
http://www.iwwfed-ea.org/competition.php?cc=W-19QAT002&page=men_wakeboard_results
Massimiliano Piffaretti e Alice Virag (foto di Andrea Gilardi)

La squadra italiana di ginnastica artistica femminile si è messa al collo una straordinaria medaglia di bronzo. A Stoccarda, dove è in corso la 49^ edizione dei Campionati del Mondo, qualificanti per le Olimpiadi di Tokyo, Giorgia Villa, Elisa Iorio, Asia ed Alice D’Amato (Brixia Brescia) Desiree Carofiglio (Fanfulla 1874), con la riserva Martina Maggio (Robur et Virtus), hanno riscritto la storia della specialità, scalzando dal podio niente meno che una compagine ritenuta imbattibile come la Cina. L’oro è finito al collo degli Stati Uniti. Simone Biles e compagne hanno confermato il titolo di Doha 2018, terminando la prova con 172,330 punti e precedendo, come in Qatar, le rivali russe, ancora seconde con 166.529. A meno di due punti ecco l’Italia del DTN Enrico Casella. Le Fate si sono superate rispetto alla gara di qualificazione chiudendo con 164.796, oltre mezzo punto in più rispetto alle cinesi (164,230) che non scendevano da un podio iridato da tempo immemorabile. A seguire, nell’ordine, si sono classificate, Francia (163.628), Gran Bretagna (161.495), Canada (160.563) e Olanda (159.427), tutte formazioni che sabato scorso, nella gara di ammissione, erano giunte davanti alla rappresentativa azzurra. Nell’anno del 150° di fondazione della Federazione Ginnastica d’Italia, decana delle Federazioni Sportive Italiane, arriva dunque la nona medaglia mondiale della storia dell’Artistica femminile. La seconda di squadra. Un podio di gruppo, tra le donne, mancava da 69 anni, ovvero dal bronzo di Basilea 1950 conquistato da Renata Bianchi, Licia Macchini, Laura Micheli, Anna Monlarini, Marja Nutti,Elena Santoni, Liliana Scaricabarozzi, Lilia Torriani . L’Italdonne porta a termine una gara pulita, con la sola caduta di Elisa Iorio alla trave. Apre la Villa, reginetta degli YOG di Buenos Aires e campionessa europea giovanile, lo scorso anno, a Glasgow, con un corpo libero perfettamente montato sulle note di un mash up di “Funiculì Funicolà” e il “Barbiere di Siviglia”. Ottimi gli Yurchenko con doppio avvitamento al volteggio e alla seconda rotazione il nostro quintetto era addirittura secondo. Poi una parallela asimmetrica pulita con arrivi stoppati e le travi della Villa – che questa volta non sbaglia la rondata salto raccolto avvitato – e di Asia D’Amato sono sufficienti per afferrare il gradino più basso del podio della Hanns Martin Schleyer Halle. “Queste ragazze sono delle combattenti – ha dichiarato a caldo il Direttore Tecnico Nazionale Enrico Casella - semplicemente fantastiche. Abbiamo lottato dalla prima all’ultima rotazione. Avevo detto loro, nel riscaldamento, che questo risultato sarebbe stato possibile. Le ragazze non ci credevano. Quando ho visto che sugli spalti c’erano tante bandiere rosse bianche e blu dei tifosi degli Stati Uniti d’America, ho commentato che forse c’era troppo blu. Serviva il verde e il verde è arrivato. È stato emozionante salire sul podio e vedere sventolare il tricolore. Avrei voluto che una persona fosse presente qui, oggi, il presidente Bruno Grandi, scomparso solo qualche settimana fa. Una sua fotografia, regalatami dal suo successore a capo della FIG, Morinari Watanabe, è diventato il nostro portafortuna.” “Noi vogliamo dedicare la medaglia ai ragazzi della squadra maschile che sono rimasti di un soffio fuori dai Giochi Olimpici – ha aggiunto Asia D’Amato a nome di tutte le compagne - e ai nostri genitori, fondamentali nella vita di ogni atleta. E’ anche grazie a loro se siamo qui”. Un pensiero speciale poi è andato agli allenatori, Tiziana Di Pilato, Marco Campodonico e soprattutto Monica Bergamelli, che proprio qui a Stoccarda nell’edizione del 2007 ottenne un allora storico quarto posto di squadra insieme a Vanessa Ferrari. “Mi dispiace per il mio errore alla trave – ha raccontato una Elisa Iorio in lacrime – pensavo di aver compromesso tutto. E invece adesso andremo alle giostre dell’October Fest a festeggiare, ovviamente brindando con una gazzosa”. Soddisfattissimo anche il Presidente FGI Gherardo Tecchi, il quale ha ricevuto i complimenti del numero uno del Coni Giovanni Malagò. Ma non è finita qui perché c’è ancora la finale a 24 di giovedì 10 ottobre, con la Villa, stella di Ponte San Pietro, e la modenese Iorio - entrambe classe 2003, come le gemelline di Genova, le bionde D’Amato – che proveranno a lasciare il segno come fece la Ferrari, nello stesso impianto, dodici anni fa, conquistando un bronzo All Around individuale.
Foto Simone Ferraro / FGI