IL CONI LOMBARDIA CELEBRA LE VITTORIE INTERNAZIONALI DI OLIMPIA MILANO E PALLACANESTRO VARESE E I CAMPIONI 2010 DI BOCCE, GHIACCIO, HOCKEY PRATO E GINNASTICA

Clicca qui per visualizzare la galleria di immagini 18 aprile 2011 - Il Coni Lombardia ha riunito oggi tanti campioni e personaggi che hanno fatto la storia dello sport non solo lombardo. L’occasione era duplice: la “firma del mattone”, che va idealmente a costruire la Casa dello Sport del Coni Lombardia, da parte degli atleti che hanno vinto titoli nazionali o hanno avuto riconoscimenti in questa stagione; le ricorrenze della prima Coppa Campioni vinta dall’Olimpia Milano nel basket e i 50 anni dal primo scudetto vinto da una squadra di pallacanestro lombarda, la Pallacanestro Varese. La “firma del mattone” era in particolare dedicata agli atleti di bocce (Fib), velocità su ghiaccio (Fisg), hockey su prato (Fih), oltre ai campioni europei dell’ice sledge hockey, ai vincitori lombardi degli Young Olympics Games e ai campioni del passato dell’Amova (Associazione medaglie d’oro al valore atletico). A salutare e celebrare grandi campioni e giovani promesse vi erano il Presidente del Coni Lombardia, Pier Luigi Marzorati, e l’Assessore allo Sport della Regione Lombardia, Monica Rizzi, insieme con il membro del Cio, Ottavio Cinquanta. Alla sede del Coni lombardo di via Piranesi, si sono trovati così insieme Coach Dan Peterson. allenatore dell’AJ Milano e personaggio storico del basket italiano, Carlotta Ferlito e Ludovico Edalli, campioni agli YOG (Young Olympic Games) e grandi promesse della ginnastica azzurra, Edoardo Mangiarotti, mito della scherma mondiale e recordman delle medaglie olimpiche, Santino Stillitano e Roberto Radice, oro agli Europei con la Nazionale di ice sledge hockey e giocatori dell’Armata Brancaleone di Varese, Germana Cantarini, campionessa mondiale individuale e a squadre 2010 di bocce, Martina Valcepina e Tommaso Dotti, campioni di velucità su ghiaccio, Alessandro Bassani, atleta di Special Olympics che parteciperà ai Giochi Mondiali di Atene, e tanti altri campioni del presente e del passato. Erano rappresentate tutte le realtà di vertice del basket lombardo, venute a stringersi a AJ Milano (c’erano per i milanesi coach Peterson e Gianluca Pascucci), con la prima Coppa Campioni vinta 45 anni fa in bella mostra sul tavolo della conferenza, e Cimberio Varese (rappresentata da Massimo Ferraiuolo e Giacomo Galanda), che il primo aprile di 50 anni fa conquistava il suo primo scudetto: dalla Bennet Cantù (con il suo capitano, Nicolas Mazzarino), che proprio domenica prossima andrà a incontrare Milano, alla Vanoli Cremona (con Flavio Portaluppi e Earl Jarrod Rowland, che hanno ribadito l’impegno del basket contro il razzismo), alla Briantea 84 Cantù (con il presidente Alfredo Marson e una rappresentanza della squadra, unica lombarda nella massima serie del basket in carrozzina). “Trovare qui così tanti protagonisti dello sport nazionaIe e internazionale mostra la vitalità dello sport in Lombardia, che abbraccia tutta l’attività, da quella di base a quella di vertice. Le due significative ricorrenze del basket e la presenza, insieme ai tanti campioni di bocce, ghiaccio e hockey, dei giovani degli YOG e dei campioni del passato dell’Amova stanno a dimostrare che la Lombardia è regione guida nel panorama dello sport italiano”, ha detto il presidente Pier Luigi Marzorati che ha aperto e condotto la mattinata. Non ha voluto mancare l’assessore regionale lombardo allo sport, Monica Rizzi: “I valori dello sport abitano in questa casa. Sono particolarmente contenta che si celebri anche il basket, che ha dato un segnale importante contro il razzismo. Lo sport deve sempre saper dare segnali positivi. E la Regione Lombardia sarà sempre vicino per costruire con questi mattoni un muro dello sport che sa trasmettere valori positivi. Coach Peterson ha voluto ricordare i valori olimpici, che così tanti campioni sapevano trasmettere: “E’ vero, siamo qui a celebrare anche la ricorrenza delle vittorie di Varese e Milano, ma in questa sala c’è una parola chiave: olimpico. Una parola magica. Grazie dunque al Coni Lombardia per aver riunito tanti campioni che sanno ricordare questa parola”.